Business

Davide Rovera: come si arriva a creare un incubatore di start-up in ESADE (Business and Law School)

Anna Caccia

Aiutare le start-up a formarsi e ad esprimere al meglio il loro potenziale sul mercato è il compito primario di Davide Rovera in ESADE (https://www.linkedin.com/school/esade/), una delle più quotate business school al mondo.

A global academic institution driving meaningful change through social commitment and innovation. Do good. Do better.

Quale è stato il suo percorso di consapevolezza e quali sono le lezioni apprese?

La sua storia inizia a Torino, dove nel 2009 consegue la laurea triennale in ingegneria gestionale al Politecnico, e dove - convinto da più parti che per avere un futuro si deve lavorare nella consulenza - inizia ancor prima a fare un internship in Accenture nell’ambito della Business Intelligence, riuscendo a realizzare un sistema automatizzato di raccolta dati.

Decide di lasciare l’azienda - nonostante gli avessero offerto un lavoro - per conseguire la specialistica e la sua passione per i viaggi lo porta a fare un Erasmus alla RWTH Aachen University in Germania, seppur non conoscesse nemmeno una parola di tedesco. Rientra a Torino e grazie ad una corso in Business Planning conosce il Silicon Valley Study Tour e riesce a partire nel 2011 per San Francisco. Gli si apre un mondo: scopre nuovi modi di lavorare, per obiettivi, con modalità dinamiche non legate ad orari, con meno gerarchie e nel rispetto del proprio tempo libero con persone capaci di valorizzare le skill personali.

Davide Rovera_img

Rientra a Torino e sente che qualcosa è cambiato nelle sue prospettive lavorative e nel gennaio 2012 si butta a capofitto in un progetto a base tecnologica con I3P, Innovative Companies Incubator del Politecnico di Torino.

Una vera palestra in cui sviluppa business plan per start-up early stage in differenti settori industriali che lo portano a diventare Business Consultant per Treatbit, un incubatore di progetti digitali lanciato nel 2011 sempre da I3P (portali, soluzioni e-commerce, applicazioni web e mobile, siti di social networking). Vengono tacciati come ‘pazzi’, perché decidono di non occuparsi di tecnologia hardware gettando i semi di quello che poi sarebbe fiorito in seguito nel mondo digital.

Davide Rovera_img_2

Nel frattempo consegue la laurea specialistica nel 2012 e ottiene anche una borsa di studio per gli Stati Uniti. L’incontro fortunato è con Gianluca Ferranti, Co-Founder e CEO di Vivocha a San Francisco nella Bay Area, che gli offre una posizione come Business Development. L’esperienza si rivela ricchissima e il contatto con clienti da diverse parti del mondo arricchisce le sue conoscenze. Ma in cuor suo già sapeva, che non voleva rimanere ‘long-term’ negli Stati Uniti ma di sicuro proseguire il suo percorso in ambiente start-up.

Rientra così in Italia e per due anni – dal 2013 al 2015 – lavora per grandi progetti con maggiori responsabilità per CNH Industrial , società multinazionale italo-statunitense, operante nel settore dei capital goods. Sente però che qualcosa manca e che l’Italia non riesce a soddisfare le sue aspettative lavorative e forse anche umane. Attraverso ricerche personali e contatti conosce Jan Brinckmann, docente presso il Dipartimento di Strategia e General Management in ESADE. Da un semplice caffè nasce la proposta che gli avrebbe rivoluzionato la vita, almeno ad oggi… ossia carta bianca per creare un incubatore di start-up all’interno della rinomata business school a Barcellona. Lascia tutto nel 2015, lavoro sicuro e terra natale, inizialmente per un impiego part-time (!), perché intravvede ciò che ha sempre cercato: flessibilità, entusiasmo, ambizione e senso di responsabilità. A 29 anni si ritrova con un file di Excel con qualche indirizzo mail in una piccola stanzetta – come lui stesso ci dice – e con un monito: ‘parti pure e vediamo cosa sai fare’.

eworks

Da questa esperienza è nato eWorks , High-Growth Venture creation program, finalizzato a supportare la creazione di nuove imprese con la presenza anche di un programma di accelerazione per dare vita ad idee convalidate.

Inoltre dal 2017 inizia anche l’attività didattica e oggi è titolare di tre corsi all’interno del Department of Strategy and General Management.

Ma quali sono gli apprendimenti acquisiti negli anni da Davide Rovera? 

idee

Vale la pena sintetizzarli, perché possono essere di grande aiuto:

1) La scelta lavorativa deve sempre essere finalizzata alla possibilità di imparare e non in base all’income. In merito cita un libro a mio avviso molto interessante che è The long view di Brian Fetherstonhaugh

2) Saper cogliere le opportunità e le persone giuste.

3) Accettare una riduzione dello stipendio solo se è parte di un percorso di apprendimento.

4) Quando si ha un dubbio sulla scelta da operare, ascoltare l’istinto (e qui un altro libro da considerare: How we decide di Jonah Lehrer .

5) se scrivete qualcosa fatelo in inglese: sembra banale sottolinearlo ma sapere questa lingua in modo fluido, esprimere qualsiasi concetto e capire più accenti porta ad ottenere ancora oggi risultati migliori.

In sintesi possiamo riassumere questi utilissimi consigli con l’uscire dalle nostre zone di comfort. Può fare paura ma nel tempo si rivela come uno dei modi migliori per crescere e per collezionare una serie di esperienze, che possono rivelarsi molto utili per profili di alto livello.

Allo stesso tempo è importante - secondo la sua esperienza - porsi dei limiti, sapere dire di no, perché se il livello di investimento per ogni progetto è troppo alto non si è in grado di bilanciare tutte le attività ed essere utili a più player. L’imprenditore deve imparare a sbagliare e non può essere accudito in tutti gli step di progressione. Per evolvere e saper gestire bene più ruoli è necessario imparare da chi lo sa fare già bene: interrogare i senior si rivela sempre un’ottima strategia di apprendimento su come dosare le energie.

Questo permette di non smettere di creare.

A tal proposito nasce Yamana, il side-project di Davide Rovera creato in team, nato in seguito ad un viaggio in Tibet nel 2018. Un progetto di turismo responsabile molto ambizioso i cui principi fondanti sono: sostenibilità ambientale, tutela della cultura locale, equità economica.

Dalla storia di Davide emerge un’incredibile capacità creativa, che si genera senza dubbio grazie ad un ambiente favorevole allo sviluppo personale, e che lo porta ad essere continuamente curioso e aperto alla realizzazione di progetti di sicuro impatto nella società futura.

Anna Caccia

Content Creator

Multimedia Manager, Podcaster, Storyteller Specialist, diffondo contenuti audiovisivi come strumento di ricerca per una community universitaria di studiosi e come trasmissione di conoscenze per un pubblico giovane. Appassionata di culture straniere, sempre pronta per nuove avventure, con una visione sul futuro da comunicare a più persone, per coinvolgerle e interagire.

1 0 12

Inserisci un commento