Da qui matura il desiderio di continuare gli studi sulle reti di sensori e IoT.
Antonio intuisce che in America l’approccio alla ricerca industriale è diverso rispetto all’Italia.
Così, a luglio 2012 parte per gli Stati Uniti per unirsi al gruppo di ricerca del professor Vincentelli, guru della microelettronica. Questi lo spinge verso un progetto di ricerca di software synthesis, branca dell’informatica che applica strutture formali matematiche per risolvere tutta una serie di problemi ingegneristici.
La domanda a cui rispondere è: riusciamo ad automatizzare la scrittura del codice attraverso l’analisi formale di un insieme di requisiti fino alla loro composizione automatica?
Parole grosse, ma su questo si fonda il futuro dell’impresa e dei suoi processi, sempre più sofisticati e complessi come il sistema di frenaggio di una macchina autonoma o le self driving cars.
L’esperienza del dottorato diventa sempre più interessante: Antonio si accorge che ci sono delle sostanziali differenze con l’Italia.
In primis la durata: in Italia di soli tre anni durante i quali lo studente deve raggiungere un traguardo fino al suo conseguimento. In USA può protrarsi 4, 5 anche 6 anni e lo si ottiene quando si riesce a dare un contributo di valore alla ricerca, che spesso ha anche un grande impatto sulla realtà. La mole di lavoro è tanta, i corsi da seguire altrettanto e si passa per fasi alterne. Lui stesso si catapulta nella ricerca lavorando senza sosta, frequentando solo i colleghi stretti ma ha anche bisogno di distrazione.
L’opportunità sono le internship nel periodo estivo: la sua esperienza lo porta nei sistemi ingegneristici generali della United Technologies a San Francisco, città ricca di stimoli sotto il profilo tecnologico. Un overload di input, come lui stesso dice: start-up, gruppi di robotica, persone di livello che hanno voglia di condividere e che ti aiutano a formare la tua personalità professionale. La contaminazione di idee è ben accetta, ciò che conta è raggiungere l’eccellenza e i risultati.
Una serie di punti di forza difficilmente riscontrabili in altre parti del mondo.