Innovazione

La tecnologia ci rende esseri sensibili

Anna Maria Bagnasco

Un titolo paradossale se pensiamo all’accostamento sensibilità e tecnologia.

Un paradosso però da sdoganare, cambiando il nostro mindset. 

La tecnologia e più nello specifico l’intelligenza artificiale, la matematica, i dati digitali si pongono come strumenti a supporto dell’uomo nella scoperta e nell’interpretazione del mondo reale, appunto nell’esercitazione alla sensibilità.

Prova a spiegarci questa nuova filosofia di vita Fabio Ferrari CEO di Ammagamma, azienda che si propone di avvicinare l’uomo all’Intelligenza Artificiale. 

Le sfide tra uomo e tecnologia

Oggi ci troviamo di fronte a due importanti sfide che si rivelano determinanti per la comprensione della realtà che ci circonda e per la crescita personale, culturale e sociale dell’uomo:

  • la creazione di una nuova forma mentis per avere un ruolo da protagonisti nel nostro futuro;
  • l’ottimizzazione dei nostri processi fisici e mentali attraverso la tecnologia.

Quale nuova forma mentis?

La nuova forma mentis da accogliere è intesa come capacità di leggere un fenomeno, destrutturarlo e infine analizzarne i singoli elementi con spirito critico per potersi creare una propria opinione.

Questo processo permette di rivelare quei tratti di unicità presenti in ogni singolo individuo e di comprendere la realtà con maggiore libertà e consapevolezza, soprattutto in un momento in cui si stanno sviluppando algoritmi tesi a classificarci e renderci “omogenei”.

Quale sviluppo invece per l’Intelligenza Artificiale e il dato digitale?

Come abbiamo detto la tecnologia deve essere di supporto all’uomo per migliorare i suoi processi fisici e mentali, ma è importante capire che l’approccio con cui l’uomo si rivolge a essa deve basarsi su comprensione e integrazione.

Purtroppo attualmente manca questo tipo di approccio, definibile come “europeo”, che vada a contrapporsi ai due approcci dominanti: uno americano, che vede il dato come fonte di business; e l’altro asiatico, che impiega il dato per monitorare, controllare e reprimere.

Il punto di contatto è la scuola

Fondamentale è come sempre l’alfabetizzazione e l’istruzione attraverso la scuola.

Entrare in contatto con i ragazzi più giovani che sono ancora emozionabili nell’interazione con la tecnologia dà l’opportunità di non fermarsi al mero insegnamento di matematica e informatica, ma di andare oltre fornendo loro gli strumenti adatti per sviluppare un senso critico nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e dei dati.

Questo senso critico verrà, poi, dai ragazzi trasportato anche a casa, alle loro famiglie innescando un passaggio di informazione e di sinergia uomo-macchina.

L’armonia tra la tecnologia e l’uomo è possibile se si parte dalla relazione, dalla comprensione e dallo spirito critico. 

Lo scopo principale di favorire questa armonia è rendere accessibile e sensibile il dato digitale a tutti per ottenere una nuova visione del mondo reale e un cambiamento di pensiero più radicale e duraturo. 

Questa è innovazione!

Inserisci un commento