Sostenibilità

Azioni sostenibili per eroi urbani dal divano

Francesca Romana Cordella

Noi siamo quello che facciamo e che mangiamo. Le nostre scelte quotidiane, da quando ci svegliamo, ci mettiamo al pc a lavorare, a prima di andare a letto, sono tutti dei piccoli grandi passi che migliorano o distruggono il nostro Pianeta. Siamo davvero consapevoli se le nostre azioni sono sostenibili oppure no? In occasione della Giornata Mondiale della Terra, abbiamo raccolto dei consigli per contrastare le cattive abitudini e promuovere azioni e scelte più sostenibili.

La Giornata Mondiale della Terra è tutti i giorni

Non possiamo pensare di compiere azioni sostenibili ed ecologiche una volta all'anno. Sulla Terra vivremo 365 giorni per molti anni e quindi ogni istante siamo chiamati a rispettarla. Il Pianeta è la nostra casa, il terreno su cui poggiamo i nostri piedi. E' fatto di strade che decidiamo di percorrere, di persone con cui interagiamo, di cibo, aria e acqua senza cui non potremmo sopravvivere. Troppo spesso però le nostre scelte quotidiane sottolineano la nostra noncuranza, l'indifferenza verso  questo patrimonio prezioso, di cui per giunta facciamo parte e che molto presto potrebbe scomparire. Come fare allora? Bisogna cambiare mindset, includere nel concetto di innovazione anche la sostenibilità, intesa come ecologia e rispetto a 360 gradi della vita.

Inquinamento ambientale dal web

Chi oggi può fare a meno di Internet? Nessuno, a maggior ragione dopo un così prolungato isolamento sociale che ci ha costretto a rivedere e intensificare il nostro rapporto con la tecnologia. Tuttavia dobbiamo essere consapevoli che se Internet fosse una nazione sarebbe, dopo la Cina, gli Stati Uniti e l’India, il quarto paese più inquinante del mondo. Le nostre abitudini ci dirottano su un uso e consumo di Internet quasi 24 ore su 24. Lo usiamo a dismisura e ciò ha un impatto ambientale di enorme portata. Grazie a campagne come il Digital Cleanup Day è possibile capire cosa si può fare per ridurre l’inquinamento offline ma anche online. Senza rendercene conto, produciamo tantissima spazzatura digitale. Bisogna tenere in considerazione che per esempio i data center, ovvero i centri di archiviazione ed elaborazione dati, sono le infrastrutture digitali che consumano più energia.

Buone pratiche contro l'inquinamento digitale

Alcuni consigli per fare azioni più sostenibili ed ecologiche in termini digitali.

  1. Spegnere il computer.
  2. Spegnere la webcam se non necessaria.
  3. Disiscriversi da newsletter inutili che finiscono per non essere lette.
  4. Usare il metodo dell’inbox zero per tenere una casella di posta elettronica pulita.
  5. Fare il back up di file realmente importanti da conservare.
  6. Evitare di mandare mail brevi come “ok” o “grazie”.
  7. Fare una selezione delle fotografiche, cancellare duplicati e inutili screenshot.
  8. Pulire regolarmente lo smartphone cancellando applicazioni inutilizzate
  9. Organizzare meeting online se realmente necessario ( a lavoro)
  10. Coinvolgere gli informatici a livello aziendale per sviluppare insieme delle buone pratiche per ridurre l’impatto ambientale di internet (in ufficio).

Se anche questa sera hai fatto tardi sul divano davanti a Netflix, spegni almeno il router prima di andare a dormire.

Cittadinanza attiva

Facciamo di seguito una riflessione su come evitare perdite lungo la filiera della produzione alimentare. Innanzitutto i beneficiari delle nostre colture non siamo solo noi persone, ma anche gli animali. Molto di quello che produciamo è destinato agli allevamenti che spesso però sono intensivi e trattano in maniera disumana gli animali alla stregua di vere e proprie merci. Elena Cadel di Fondazione Barilla nella Giornata Mondiale della Terra dice: “Stiamo consumando un pianeta e mezzo e nel 2050 avremo bisogno di tre pianeti se continuiamo così".

Buone pratiche per un cambio di mentalità

Ecco di seguito alcuni azioni sostenibili che andrebbero insegnate ai cittadini italiani sin dalla loro tenera età.

  • Pensare al cibo non solo come strumento per nutrirsi, ma come strumento di una narrazione.
  • Pensare ad “una sola salute” che abbraccia quella della terra e delle persone.
  • Pensare al cibo in una visione più allargata e quindi inclusiva.

Cosa le api possono insegnare all'uomo

Dalle api possiamo imparare comportamenti sociali ed ecologici più sostenibili. Le città potrebbero munirsi di strumenti per inglobare le api nei loro sistemi di produzione, visto che sono fondamentali per la sopravvivenza della Natura e dell'Uomo. Le api possono proliferare in un contesto urbano per permettere alla natura delle città di continuare a proliferare per evitare misure drastiche come l’impollinazione manuale che avviene in Cina, per mancanza di api a causa dei pesticidi. Buona parte del cibo che arriva sulla nostra tavola è frutto dell’impollinazione. L’azienda Apicolturaurbana fornisce anche delle guide per cittadini consapevoli che vogliono installare un alveare nel loro giardino.

Il mondo insomma è un po’ come una cucina a finestre chiuse, con fornelli e forno accessi, un timer che scandisce il ritmo, che ci dice che non abbiamo più tantissimo tempo. Le stesse Nazioni Unite indicano nella loro guida, creata all’interno dell’agenda 2030 nata nel 2015, le cose facili che fanno di noi degli eroi da divano, ovvero delle persone che possono cambiare il mondo nella vita di tutti i giorni con piccole pratiche quotidiane. Anche la persona più pigra quindi, applicando anche solo alcuni di questi comportamenti sostenibili, a partire dal proprio divano, fino a quando si trova fuori da casa e lavoro, può fare la differenza.

Francesca Romana Cordella

Comunicazione e marketing digitale

Sono Francesca Romana. Mi sono formata in Italia e in Germania, pugliese di nascita e viennese d'azione. Lavoro con le parole passando dall'analogico della stilografica alla tastiera del digitale.
Scrivo, degusto, viaggio ergo sum.

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