Marketing

L’Employer Branding è una strategia di marketing?

Anna Maria Bagnasco

E’ iniziato il percorso dei brand verso l’umanizzazione. Questo implica che è fondamentale avere una buona reputazione non solo come produttori o fornitori, ma anche come datori di lavoro. Da qui nasce il concetto di Employer Branding.  Con l’aiuto di Lorella Primavera, CEO LoP Brand, abbiamo voluto puntare i riflettori sull’importanza di quest’azione di marketing.

L'Employer Branding come promotore dell'identità aziendale

La Brand Reputation oggi più che mai è dominata dall’uso dei social che hanno aperto per tutti una porta sul mondo. Il brand viene seguito da un gruppo più o meno folto di persone che a loro volta saranno capaci di influenzare il resto della popolazione e dei potenziali clienti. All’interno di questo gruppo si posizionano gli stessi dipendenti che possono trasmettere una determinata idea dell’azienda promuovendo un senso di appartenenza e di retention.

Parole chiave: creazione e consolidamento identitari

In tal senso si è sviluppato l’Employer Branding, una strategia che mira al consolidamento della reputazione dell’azienda come luogo di lavoro valido attraverso la visione restituita dai collaboratori.

Per garantire questo processo è importante indagare su come purpose e corporate culture siano percepiti e vissuti all’interno del team e su quali siano i punti critici da migliorare e le possibili evoluzioni del brand, oltre che garantire una collaborazione più stretta tra board, marketing, comunicazione, risorse umane.

Senza contare che gli stimoli dati dai collaboratori talvolta tracciano una visione molto più poliedrica e completa unendo la realtà del brand, i feedback dei clienti, la risposta del mercato.

Dall'Employer Branding all'Employee Retention

Con l’Employer Branding un’azienda si pone l’obiettivo di attirare e acquisire validi candidati offrendo un luogo di lavoro in linea con le loro aspettative e posizionandosi prima dei propri competitors.

Questo processo passa anche attraverso un’azione di Employee Retention, ovvero la capacità di un brand di trattenere i propri dipendenti con una serie di scelte volte ad accrescere il livello di soddisfazione.

Come?

  1. Creando un clima aziendale sereno.
  2. Migliorando la qualità delle relazioni interne sia con i superiori che con i pari livello attraverso rispetto e onestà.
  3. Offrendo benefit aggiuntivi.
  4. Formazione e prospettive di crescita professionale.
  5. Adeguando il luogo di lavoro alle esigenze dei dipendenti.
  6. Fissando obbiettivi comuni in termini di valore e motivazione.

L'importanza di una buona comunicazione interna

Facendo riferimento a quanto elencato poco sopra, la capacità di un’azienda di coinvolgere i propri dipendenti e di valorizzarli con una serie d’azioni, rientra in un’affinata strategia di Employer Branding.

I dipendenti che si sentono coinvolti si dedicano alla realizzazione degli obiettivi prefissati e diventano in prima persona dei company ambassador perfetti per promuovere la brand identity.

Per questo motivo è molto importante istituire una buona comunicazione interna che permetta di avere un quadro d’insieme ben definito e condiviso, dove anche le singole azioni intraprese dal management siano comprese da tutti in termini di ambizioni sul lungo periodo.

Anche il rispetto delle persone è sostenibilità

In questo scenario si inserisce il concetto di sostenibilità. Un termine che oltre a indicare attenzione all’impatto ambientale e a un futuro ecologico, arriva a includere anche il rispetto per le persone e l’impegno verso la società.

Le aziende che non mettono in pratica politiche sostenibili esterne e interne promosse nella comunicazione e che non tengono in considerazione il ruolo dei dipendenti rischiano una forte criticità e una compromissione della brand reputation.

L’ecosistema aziendale riflette ormai a tutti gli effetti la brand image, l’impressione che i consumatori colgono di una marca, il brand positioning e la  brand awareness.

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