Sostenibilità

La mia storia di rinascita: al di là della paura

Francesco Kuteer Tedesco

Caro Doer,

Questa è la storia della mia rinascita.

Mi chiamo Francesco Kuteer e da otto mesi viaggio a tempo pieno in giro per il mondo con la mia compagna Natasha su un camper.

Le parole che leggerai sono una confessione molto intima che desidero regalarti, perché possa esserti d’ispirazione per condurre la vita che davvero desideri.

Io mi sento un Doer. La mia, è una scelta da Doer. E ora voglio testimoniarlo.

Buona lettura.

Qui e Ora

Proprio ora, mentre sto scrivendo, sono nel camper in cui vivo con la mia compagna. Lo abbiamo chiamato Rocco. Siamo a Čučale, in Serbia meridionale.

Il tempo si è messo al bello e tutt’attorno le colline boscose sono verdi e brillanti. Sento gli uccellini cantare e, in fondo al prato, vedo pascolare un gregge di pecore. Attorno alle case ci sono campi coltivati e frutteti.

Questo piccolo villaggio è ora abitato solo da pochi anziani. Sto cercando di imparare un po’ di serbo, per poter comunicare con loro.

In lontananza si sente l’eco del traffico della statale a ricordarci che a poca distanza da questo angolo bucolico e dal ritmo lento e umano, il mondo non smette la sua corsa.

“Di fronte alla situazione nuova, ho deciso di cavalcare l’onda, invece di farmi sommergere”
Francesco Kuteer Tedesco
“Ogni cosa è sempre perfettamente ed esattamente come deve essere”
Francesco Kuteer Tedesco
“Per fare spazio al nuovo, il vecchio va lasciato andare senza rimpianti”.
Francesco Kuteer Tedesco
“Il fiume scorre già, non devi spingerlo. Non c’è nessun bisogno, scorre da solo. Siediti sulla riva e lascia che scorra. Se hai abbastanza coraggio, buttati nel fiume e fatti trasportare dalla corrente”.
Osho

La non-vita prima della rinascita

Se qualche anno fa mi avessero detto che avrei fatto la vita che sto facendo ora, non ci avrei creduto.

Ero sposato da 20 anni e conducevo una vita tranquilla tra casa e lavoro. Ero un funzionario pubblico del Cantone Ticino, in Svizzera, con il posto sicuro, per così dire.

A cinquantatre anni, qualcuno iniziava già a consigliarmi di preparare la pensione.

Io invece, avevo dentro un richiamo sempre più forte per una vita diversa, anche se non ne ero del tutto consapevole.

La vita mi ha risposto, scompigliando tutto.

Mi sono innamorato della mia attuale compagna e il matrimonio è naufragato. E, dato che l’appartamento era di mia moglie, mi sono ritrovato senza casa.

Nel frattempo, avevo vinto il concorso per un posto da vicedirettore di un istituto di formazione del Cantone, e mi sono trovato coinvolto in un lavoro da funzionario, nella pubblica amministrazione.

I segnali di una nuova vita

Per non spegnermi dentro del tutto, ho affittato una grande casa con il giardino, ho fondato una piccola comunità cittadina con altre cinque persone e sono diventato completamente vegano. Da qualche parte dovevo pur iniziare.

Sentivo che la pratica di meditazione e la ricerca interiore che seguivo da 25 anni mi stavano sostenendo nel cambiamento.

Era il 2015 e la giostra aveva fatto solo il suo primo giro.

La vita comunitaria era molto ricca, ma impegnativa e anche sul lavoro le cose non andavano poi così bene. Mi stavo rendendo conto che lentamente stavo assumendo le attitudini del burocrate e che quella realtà mi stava stretta. E di nuovo, la vita mi ha risposto.

Nel giro di pochi mesi, ho rischiato di morire per un incidente alla testa che mi ha lasciato stordito per mesi, ho concluso l’iter di divorzio e sono morti mia madre di tumore e mio padre di infarto.

A questo punto, era chiaro che stavo ricevendo segnali sempre più forti che era arrivato il momento di cambiare radicalmente vita.

L'aiuto di Rinascita Digitale

Non è stato facile. Anzi è stata dura. La sofferenza era tanta. Ma nei momenti più bui, per tenere duro, mi ripetevo sempre questa frase, come un mantra:

Nel frattempo, era scoppiata la situazione covid. Il lavoro da casa mi ha incollato al computer.

Per fortuna nella rete ho scoperto il progetto di Rinascita Digitale, che mi ha coinvolto immediatamente, perché lì ho visto la stessa volontà di cavalcare l’onda del cambiamento.

Nei webinar e negli scambi attorno a Rinascita Digitale, ho incontrato esperienze e riflessioni che mi hanno aiutato a costruire la fiducia necessaria a fare il salto verso l’ignoto.

In realtà, ero pieno di paure per il futuro e dopo gli ultimi anni di scossoni, mi sembrava di aver bisogno di calma e di sicurezza. Allo stesso tempo, nonostante tutte le mie ansie e dubbi, volevo lasciare una realtà che non mi soddisfaceva più, per crearne una diversa, più vicina ai miei valori.

A quel punto, la mia compagna ed io abbiamo capito che era venuto il momento di una svolta profonda.

Primo step: comprare un camper

Perché aspettare? Facciamolo ora!” è stato il nostro motto da Doers.

Abbiamo avuto l’ispirazione di vivere in camper e di girare l’Europa, da “fulltimer”. Abbiamo trovato e attrezzato Rocco (il camper), abbiamo chiuso casa e ci siamo alleggeriti di tutto ciò che avevamo, tenendo solo il minimo indispensabile.

E siamo partiti, senza alcuna esperienza da camperisti. Ci sentivamo pronti alla sfida di vivere in pochi metri quadrati e con il minimo necessario. Abbiamo creato il blog raccontidirocco.com e una pagina instagram con lo stesso nome, come diario delle nostre esperienze e intuizioni.

Il viaggio ha iniziato a cambiarmi, in profondità, sciogliendo le corazze e le incrostazioni a cui mi ero abituato nella vita. Il confronto con nuove situazioni, ogni giorno, allena la flessibilità e la presenza nel momento.

Il cambiamento avviene facendo le cose, non pensandole

Così, lentamente, mi sono aperto a un nuovo livello di consapevolezza. Le paure hanno fatto posto alla gratitudine, all’amore, alla gioia. Il mio centro di attenzione si è spostato, per rispondere alla domanda: “Come posso rendere migliore la vita di chi mi sta attorno?”

È stato a questo punto che tutto quello che avevo imparato fino a lì sulle tecniche di guarigione e di coaching si è fuso in un’intuizione: sono un guaritore. La testa ha subito iniziato a far passare in rassegna tutti i pregiudizi possibili e a fare resistenza.

Ho iniziato così a guarire le persone.

Il cambiamento avviene facendo le cose, non pensandole

Queste esperienze mi stanno portando in nuove dimensioni, molto diverse da quelle a cui sono sempre stato abituato. Mi rendo conto che non potrei più tornare alla vita o al lavoro di prima.

Il viaggio esteriore, per le strade del mondo, è uno specchio del viaggio interiore.

In questo momento non ho un preciso obiettivo da raggiungere. Cerco di restare il più consapevole, aperto e presente possibile e di cogliere i segnali che la vita mi manda. Ogni difficoltà, ogni persona impegnativa, ogni momento buio che ho incontrato, sono stati perfetti per portarmi dove sono ora e ne sono profondamente grato. Ho fiducia che ogni cosa che accadrà sarà altrettanto perfetta per il mio viaggio in questa vita.

Ora mi godo la mia rinascita.

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