Come nasce il Gender Pay Gap? E cosa vuol dire diversità?
Proviamo ad esplorare il tema dell’inclusione e l’importanza che ha nelle aziende e per la società tutta.
Le aziende cominciano a riconoscere la propria responsabilità sociale, operano in prima linea sugli stessi temi che la società ha a cuore.
Come la tutela dell’eterogeneità nei luoghi di lavoro, che non concerne solo le pari opportunità, ma molto di più.
Spesso infatti semplifichiamo la realtà per facilitarne la comprensione e così anche il concetto di diversità viene ridotto.
Inoltre “diversità” e “inclusione” non sono sinonimi, anche se spesso vengono usati come tali.
Con diversità si intendono i fattori che danno ad un gruppo un carattere eterogeneo. Età, orientamento religioso o sessuale, etnia, genere, aspetto fisico, disabilità, background, cultura sono alcuni esempi.
L’inclusione indica il processo che porta alla valorizzazione dei fattori di diversità presenti in un contesto.
Le aziende che operano nell’ottica dell’inclusione integrano e valorizzano le diversità della propria popolazione, sostenendo tutte le sfaccettature del talento. In più influenzano positivamente la società, lavorando per abbattere gli stereotipi che creano discriminazione.
Il traguardo ottimale, in azienda come nella vita quotidiana, sarebbe comprendere che non esiste un modello “perfetto” rispetto al quale sentirsi diversi, ma che ogni differenza ha il potenziale di generare valore.
Il Gender Pay Gap, ovvero la differenza in termini di retribuzione tra uomini e donne con lo stesso ruolo lavorativo, è uno dei temi centrali per chi si occupa di inclusione.
La salienza di questo argomento è data dalla capillarità del fenomeno e dalle conseguenze che vanno ben oltre il genere, chiamando in causa il concetto di diritto all’accessibilità del lavoro ed alla valorizzazione del talento.