Stefano Marotta
Intermediario assicurativo
Appassionato di nuove tendenze, amo individuare ed anticipare i trends ascoltando i segnali deboli.
Stefano Marotta
La pandemia ha messo a dura prova molti settori, tra cui quello degli eventi B2B.
Alcune delle aziende che prima partecipavano a fiere e congressi internazionali hanno però saputo reinventarsi grazie alle potenzialità del digitale. Hanno creato una sorta di modello alternativo degli eventi B2B, altrettanto efficace, ma molto più sostenibile. Andiamo a scoprilo insieme.
Parafrasando il vecchio Marshall McLuhan ed il suo “papà” Harold H. Innis, il cambiamento del mezzo ha inciso anche sul messaggio. In molto casi, questo ha arricchito il contenuto valoriale di nuovo senso e significato e “spinto gentilmente” le aziende al cambiamento.
Una di questa è stata SCM Group, multinazionale presso la quale opera Gianluca Fariselli, direttore corporate communication.
“Le fiere sono sempre state il nostro touch point principale. Tutta la comunicazione aveva, sino al lockdown, ruotato intorno a loro.
Per continuare ad essere presenti in modo digitale, abbiamo dovuto rivedere il nostro approccio commerciale e di assistenza al cliente”
Ciò ha comportato una modifica dei contenuti e dei tempi della comunicazione aziendale, verso una compressione dei tempi ed esaltazione dei contenuti, come meglio spiegato qui di seguito.
I meeting digitali con i propri clienti hanno compresso in uno spazio/tempo condensato quelli che prima erano i tradizionali tempi dilatati degli eventi B2B e del marketing in generale.
L’incontro a distanza con i propri clienti, dopo l’engagement iniziale, deve necessariamente seguire il contenuto . Il vuoto di contenuto nella relazione digitale, diventa equivalente alla assenza a una fiera fisica. A Pensiero lento e profondo, nel progettare i contenuti, corrisponde un evento digitale B2B veloce ed efficace.
A questo scopo, SCM Group ha dirottato budget e risorse dal settore fiere a quello digitale.
La relazione a distanza va costruita con la stessa cura ed attenzione con la quale si partecipa ad una esposizione fieristica.
Il “non luogo” digitale, per essere efficace, deve diventare il “luogo della qualità digitale”, parafrasando il filosofo-formatore Fulvio Carmagnola.
Tutti i passaggi dell’evento B2B a distanza devono essere curati, guardando ai contenuti ed alla costruzione del messaggio, alle lingue e ai linguaggi.
Nella creazione di eventi B2B digitali deve essere messa la stessa qualità che entra nella produzione di un macchinario o di un prodotto, poiché la qualità digitale è percepita ed è valorizzata quanto quella fisica. Ne consegue che il team deve avere una preparazione appropriata e approfondita, così come ci ha insegnato l’esperienza di SCM Group.
Nuove mentalità, nuove risorse e nuove professionalità, già presenti ma in evoluzione, sono il presupposto per il conseguimento della Qualità Digitale.
Solo attraverso una nuova presa di coscienza si potrà cavalcare il cambiamento o disruption senza esserne travolti, come afferma Stefano Saladino, CEO Mashub e Founder di Rinascita Digitale.
La consapevolezza di partecipare al game permetterà di vivere il cambiamento in modo né deterministico né unidirezionale, ma di poter trarre vantaggio dalla nuova biodiversità digitale.
“La vera sfida sarà quella di capire come dosare il digitale, affiancandolo all’evento in presenza”
La pandemia ha realizzato in pochi mesi una repentina mutazione dell’organizzazione del lavoro, modificando velocemente il team interno verso un nuovo paradigma.
Il ritorno alla normalità riporterà lentamente alle relazioni fisiche tra gli individui, ma i modelli e gli esperimenti di relazione a distanza resteranno, fondendosi con i modelli tradizionali.
E’ chiaro a molti, non solo nel mondo del marketing e degli eventi, che si sta assistendo a un’ ibridazione de facto tra uomo e device digitale.
Non è questo il luogo per valutare i pro e i contro, ma possiamo preconizzare un futuro ibrido tra fisicità e digitale. Il phygital che permetterà una circolazione delle persone, delle attrezzature e delle merci più consapevole e contenuta rispetto al passato, insomma più sostenibile.
Appassionato di nuove tendenze, amo individuare ed anticipare i trends ascoltando i segnali deboli.