Il recente periodo ha visto una crescita esponenziale di contenuti non professionali, anche in canali che dovrebbero esserlo come LinkedIn, riguardo il tema della ricerca del lavoro, insieme a tantissimi profili che promettono ottimi risultati in poco tempo senza però possedere alcun supporto di tecnica o competenze.
La pandemia da Coronavirus, in tutto questo, ha avuto sicuramente un ruolo catalizzatore: la crisi ha aumentato i tassi di disoccupazione e reso meno agile l’inserimento e il ricollocamento nel mondo del lavoro.
Ecco quindi che, in questo contesto, i millantatori ed i guru dell’ultimo minuto hanno avuto gioco facile.
In un clima in cui lo scoraggiamento aumenta si predilige una “strada semplice” e ci si rivolge anche a chi sostiene di poter divulgare la soluzione magica per ottenere il lavoro dei propri sogni o la strategia segreta per diventare una business star.
Inoltre c’è da aggiungere che i millantatori che tentano di vendere soluzioni o percorsi formativi – a parole – sensazionali, sono spesso abili comunicatori che facilmente riescono ad attirare l’attenzione del pubblico, specialmente le fasce meno esperte.
Ci si potrebbe quindi chiedere: ma dove sono i veri professionisti?
Non c’è da allarmarsi, esistono e tantissimi fanno davvero la differenza, la criticità emerge nel momento in cui molti di loro, vuoi per un fatto generazionale o perché realmente impegnati a gestire un’utenza ampia, ritengono che la loro esperienza possa parlare da sé.
Se da un lato questo ragionamento è più che comprensibile, dall’altro sarebbe rovinoso correre il rischio di far diventare i social patrimonio unico della così detta “fuffa”, perdendo contenuti di grande valore da parte dei professionisti validi che non sentono il bisogno di essere social.
Rimane il fatto, però, che abbiamo a disposizione la possibilità di cercare informazioni su chi ci sta offrendo contenuti per capire realmente lo spessore della persona con cui ci stiamo relazionando e, inoltre, con l’esperienza può diventare sempre più semplice riconoscere gli schemi e gli approcci tipici dei falsi amici.