22 giugno 2020 ore 10
Marchi, valorizzazione e valutazione dei diritti di proprietà intellettuale di impresa da un lato, costi, tempi, strategie di brevettazione e protezione dell’asset intangibile da fenomeni di contraffazione, dall’altro. Quali sono gli strumenti utili all’azienda per proteggere i propri brand, design e brevetti? Quanto valgono gli asset intangibili nell’era della digitalizzazione e della globalizzazione?
Marco Mari, mandatario brevettuale Studio Mari, ha parlato di come si costituiscono i diritti di proprietà industriale: chi, che cosa, quando, dove e perché. Niccolò Ferretti, partner responsabile del dipartimento IP di Nunziante Magrone Studio Legale Associato, è intervenuto sulle strategie di tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Lorenzo Di Martino, direttore tecnico responsabile IP System Consulting, ha spiegato che cosa sono la valutazione e la valorizzazione degli asset immateriali aziendali in ambito fiscale, patrimoniale, societario. Emanuela Gaia Zapparoli, avvocato del dipartimento di IP di Nunziante Magrone Studio Legale Associato, ha approfondito i profili di quantificazione del danno da contraffazione e responsabilità dei contraffattori.
Tre ore di dibattito intenso, gestito da esperti con precise competenze professionali, tutte incentrate nel dare risposte a quelle domande e a quelle incertezze su procedure, interpretazioni normative e complessità relazionali con istituzioni e banche, senza le quali nessuna impresa può affrontare il futuro, anche in situazioni non di crisi.
Le domande più frequenti e più partecipate hanno riguardano il credito e gli strumenti di finanza agevolata, ordinaria e straordinaria, il ruolo delle banche, le numerose opportunità fiscali e gli strumenti, come il business plan – che al di là della crisi COVID-19 – ogni imprenditore deve avere per poter gestire il modo efficiente la propria impresa.
Il mercato immobiliare, le ricadute sulla crisi su alcuni settori come il food e il retail e gli scenari di ripresa del mondo del mattone, sono stati gli argomenti al centro del dibattito del secondo appuntamento. Sono state individuate le difficoltà nella gestione dei contratti per il privato, per il piccolo o grande imprenditore, per le multinazionali, la ripresa del mondo delle costruzioni e gli incentivi fiscali funzionali a far ripartire il Paese. Una riflessione approfondita che ha portato ad un dato di fatto: senza il supporto di esperti “verticali” di settore non si può gestire la complessità normativa e procedurale che caratterizza il nostro Paese.
Infine, gli asset intangibili, due parole fino a poco tempo fa quasi sconosciute nel linguaggio imprenditoriale e bancario. Oggi invece sono diventati strumenti indispensabili per lo sviluppo delle imprese sia in Italia che all’estero. Si è parlato di brevetti, di marchi, di concorrenza sleale, di contraffazione. Sono state date risposte pertinenti ed esaustive e, in qualche modo, anche rassicuranti: oggi fare impresa non significa più solo fare un buon prodotto o dare un servizio efficiente. Significa avere una visione innovativa di medio e lungo periodo, cogliere il nuovo e avere una governance altamente qualificata. Con il supporto di manager e consulenti, con specifiche skills in tutti i settori che direttamente ed indirettamente influiscono sulla gestione dell’impresa, è possibile uscire dalla crisi e rafforzare il nostro Sistema Paese.