Furio Bartoli
Furio Bartoli (Trieste 1957) Sono laureato in ingegneria dei sistemi presso il Politecnico di Milano con una specializzazione in ingegneria biomedica presso il MIT di Boston. Dal 1982 svolgo attività di consulenza direzionale presso aziende private ed enti della pubblica amministrazione, con particolare riferimento a progetti di controllo strategico, sviluppo del patrimonio intangibile, analisi del valore e sviluppo delle risorse umane. Per una decina d’anni mi sono occupato di “rischio clinico”, indagando le dinamiche che portano al manifestarsi di eventi avversi all’interno delle strutture ospedaliere. Questo mi ha portato a sviluppare nuove metodologie per la gestione dell’errore clinico, riconoscendo nell’errore una risorsa da indagare piuttosto che un evento imprevedibile da insabbiare e dimenticare. Lavorando all’interno dei reparti ospedalieri mi sono state di enorme aiuto le competenze relazionali sviluppate attraverso l’Analisi Transazionale, grazie alle quali ho potuto sensibilizzare e formare il personale clinico a mettersi in discussione, a tirare fuori i propri scheletri dagli armadi, attivando virtuosi percorsi di miglioramento. È proprio in questi anni che ho compreso l’impatto della sfera emotiva all’interno delle dinamiche sociali e organizzative. Questo mi è risultato ancor più evidente affrontando alcuni progetti nell’ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ho compreso che molti incidenti sul lavoro nascono da un eccesso di confidenza, dalla sottovalutazione dei pericoli, dalle incomprensioni, dalla incapacità di gestire i gruppi di lavoro, dalla incomunicabilità, dalle tensioni, dalla incapacità di ammettere di non aver capito, dalla tendenza ad insabbiare gli errori, dallo stress, dalla paura, dall’ansia, dalle preoccupazioni personali che ciascuno di noi porta sul lavoro. Da qui la crescente attenzione all’importanza della sfera emotiva all’interno dei contesti professionali e lavorativi. Il risultato di queste esperienze è condensato nel mio ultimo libro “Neuroscienze e intelligenza emotiva”, pubblicato recentemente all’intero della collana Guerini Next.