Risorse Umane

Andrea Cillara Rossi: Director in Oracle a Singapore

Anna Caccia

Fino a 21 anni la vita di Andrea Cillara Rossi ha i confini stretti: nato a Genova da una famiglia della classe media, senza quasi mai viaggiare, frequenta il Liceo Scientifico e scopre sin da piccolo la sua passione per la tecnologia.

Il papà intuendo la sua precoce propensione gli regala un computer con sistema operativo MS-DOS a 13 anni con il quale inizia a programmare, sognando di lavorare per Microsoft come creatore di videogiochi.

La passione scoppia letteralmente durante gli studi universitari: si laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Ha un talento per la matematica ed è affascinato da tutte le materie, riuscendo sempre ad ottenere una media alta. Parte nel 2007 con il Silicon Valley Study Tour e capisce che deve fare qualcosa per migliorare il suo inglese: sceglie la Finlandia, dove si trasferisce per sei mesi. Inizia a fare le sue esperienze di vita (diversityinclusion, contatto con più culture) e vuole continuare a rimanere all’estero. Intraprende quindi la doppia laurea a Parigi e a Genova, imparando un’altra lingua.

Nel tempo gli diventa più chiaro che algoritmi programmazione non sono le sue uniche frontiere.

Ama le relazioni, non solo i numeri, e vuole uscire allo scoperto: nel gennaio del 2009 non ha nulla in mano e la crisi economica del 2008 si fa ancora sentire, ma finalmente entra nell’attuale ENEDIS, filiale di EDF, l’ Enel francese, come ingegnere nel processo di automazione delle reti elettriche.

Un’azienda di stampo un po’ vecchio, con parecchi vantaggi sociali ma che non lo sprona a mettere a frutto tutti i suoi talenti di giovane ragazzo pieno di energie.

Appare però un mentor, che intuendo la sua frustrazione, lo manda come speaker per l’azienda in una conferenza internazionale.

Un’esperienza di valore che lo porta a maturare l’idea – anche grazie ad una serie di incontri – di conseguire un MBA con INSEAD approfondendo così le skill di general management.

Nonostante abbia solo un anno di esperienza lavorativa, lavora con tanta energia all’application form ed entra nel percorso di formazione, che si svolge tra Francia e Singapore, dove trascorre 10 mesi.

L’MBA si rivela una palestra di vita e un’esperienza incredibile sia a livello umano che professionale. Un grande trampolino di lancio.

Ma segue un periodo non facile: si ritrova in Francia nel 2012 nel bel mezzo di un’altra crisi economica, con un fidanzamento rotto e senza lavoro… In realtà gli rimane l’opportunità di ritornare in EDF, poiché aveva chiesto un’aspettativa: vi rientra come Finance & Controlling Manager ma con un mindset completamente diverso.

E’ più consapevole che come esseri umani siamo tutti supeskilled, come lui stesso dice, e abbiamo sempre la possibilità di creare nuovi scenari. Si occupa di un Talent Management Program per identificare e incentivare le potenzialità e gli viene affiancato un coach. Si specializza nella corporate strategy e diventa sempre più chiara la sua propensione per la consulenza.

Nel 2016 entra quindi in Boston Consulting Group, come consulente in ambito technology. Riparte daccapo ed è felicissimo: l’esperienza in questo campo allarga le sue prospettive e comprende che i problemi non hanno un’unica soluzione esatta, ma che – di sicuro – questa soluzione per essere efficace deve essere veloce e risolvere almeno l’80% dell’empasse.

Lavorare in BCG significa ricevere supporto, ispirazione, flessibilità, oltre a innumerevoli possibilità di crescere e imparare.

Sono anni felici, conosce la sua futura moglie, ed insieme per un suo trasferimento di lavoro si ritrovano a Singapore. Lui sempre con BCG. Viaggia tantissimo e scopre la realtà orientale, molto diversa e variegata. Nel luglio 2019 entra in Oracle, multinazionale del settore informatico, come Director.

A Singapore – ci dice Andrea – tutto funziona: è un luogo lineare, con un ordine e una pulizia quasi militari; anche la burocrazia è fluida. Sei costantemente tracciato e identificato, ma il governo controlla affinché vengano messi in atto i giusti comportamenti. Se non hai nulla da nascondere tutto funziona al massimo e puoi stare tranquillo. Forse però questo estremo controllo, e il fatto che ci sia fondamentalmente una minoranza ricchissima, che domina su una maggioranza con pochi mezzi e che non è in grado di far sentire la propria voce, diventa determinante poi nei rapporti di lavoro. E questa atmosfera, a lungo andare, può pesare.

Nonostante tutti gli aspetti positivi, Andrea capisce che questa realtà non fa più per lui e per la sua famiglia.

La sua decisione di rientrare in Europa, più precisamente a Londra (sempre per Boston Consulting Group) rappresenta il suo ultimo passo.

Le persone con cui ha lavorato qui anche in passato sono per lui ottimi compagni di viaggio e la consulenza rappresenta un’attività che lo gratifica appieno e che gli ha cambiato la vita.

Saper accettare i propri fatal flaw, capire cosa è importante per noi e cosa vogliamo è fondamentale secondo la sua visione. Non abbiamo nessun controllo su quello che ci può capitare da un momento all’altro e possiamo solo essere presenti in questo istante. L’importante è dirigerci verso ciò che ci fa battere il cuore, ciò che veramente vogliamo, che nel tempo cambia e si rinnova.

Nella consulenza, il consulente è il prodotto, ed è pagato per fare qualcosa nel lungo periodo e per ottenere dei risultati. E’ un percorso di vita con variabili che mutano in continuazione: capire dove sei adesso, chi sei ora e quello che senti, le azioni da intraprendere per andare dove vuoi sapendo che è la cosa giusta per te, senza paura di essere giudicato: tutto questo è il coaching.

A differenza del mentor, che ti aiuta in un momento ben preciso cioè quando ti senti perso e condivide con te un’esperienza che ha già vissuto dandoti la sua soluzione (che potrebbe andare bene anche per te), il coach invece non risolve i tuoi problemi temporanei, ma aiuta a creare piattaforme di fiducia attivando le tue capacità intellettuali e rendendoti lucido. Il coach accompagna il percorso di vita di chi aiuta.

Per Andrea Cillara Rossi, fare consulenza significa cambiare il mondo attraverso il suo team, che compie delle azioni derivate da consapevolezze e skills da lui apprese.

E’ necessario un ascolto profondo dell’altro, passione, amore per le persone, personalizzazione, ossia lo sviluppo di una visione del mondo tutta ‘personale’ attraverso esperienze di vita vissuta.

Oggi Andrea ha 35 anni: dalla partenza da Genova sono passati quattordici anni.

Anni intensi, pieni di successi ma anche costellati di periodi non facili. Tanti incontri e tanti pit stop, durante i quali ripensare e ricalibrare le proprie scelte in nome dei propri obiettivi professionali ma anche personali. Per non perdere ciò che abbiamo di più caro, la nostra persona appunto ed i suoi desideri.

Anna Caccia

Content Creator

Multimedia Manager, Podcaster, Storyteller Specialist, diffondo contenuti audiovisivi come strumento di ricerca per una community universitaria di studiosi e come trasmissione di conoscenze per un pubblico giovane. Appassionata di culture straniere, sempre pronta per nuove avventure, con una visione sul futuro da comunicare a più persone, per coinvolgerle e interagire.

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