Risorse Umane

Come ci si scopre product designer a Dropbox? La storia di Carola Pescio Canale

Anna Caccia

A volte si parte per un viaggio di formazione con un’idea e la si cambia lungo il percorso

Carola Pescio Canale studia e si laurea in economia aziendale e gestionale all’Università di Genova nel 2013. Parallelamente diventa sostenitrice del programma Tech Scouting nato in Silicon Valley con lo scopo di aprire il mercato americano alle aziende europee attraverso l’incontro con un comprovato network di imprenditori e dirigenti americani. Ogni partecipante è sottoposto ad un’iniziale fase di valutazione a cui fanno seguito tre mesi in Silicon Valley e si conclude con una presentazione finale dei risultati.

Carola parte nel 2013, ha solo 21 anni, ma tanta voglia di mettersi in gioco con cinque aziende selezionate da Confindustria di Genova per capire quali sono le loro opportunità oltreoceano. Tutto va costruito: non c’è un piano definito, il progetto è fresco e passo dopo passo grazie a contatti preesistenti e ad una febbrile attività di networking fatta di cene, caffè e pranzi, l’esperienza diventa un documento strutturato. Il risultato a cui arriva è che aziende di così grandi dimensioni avrebbero fallito in un mercato già saturo e quindi non è opportuno trasferire le loro operazioni in America. Nel 2014 ripete la stessa esperienza ma parte con un altro obiettivo: si era insinuato in lei un seme durante la prima esperienza che non se ne andava. Voleva rimanere in America e lavorare nel marketing. Come nelle migliori avventure, appare un mentore: Giovanni Moravia, proprietario di un’agenzia di design a Oakland. Gli propone un incontro e gli racconta della sua passione per Photoshop, Illustrator e le app. Dopo un mese, nel 2014, entra in Vertical, ci rimane due anni e mezzo e muove i suoi primi passi come designer (senza sapere nemmeno la ‘teoria dei colori’!) ma concentrandosi soprattutto sull’User Experience Design sull’User Interface Design.

Solo passando a TaskRabbit nel 2017 ottiene il suo incarico ufficiale come product designer in una realtà piccola ma molto solida e conosciuta. Nel frattempo con amici universitari crea prodotti per start-up sperimentando e continuando a mettersi alla prova.

La sua formazione in TaskRabbit è superveloce: la ricerca del prodotto, l’action design, il pensarlo e il realizzarlo, grazie agli ingegneri, sono passaggi che ritmano le sue giornate. E la possibilità di avere una valutazione del cliente accresce il suo intuito nel capire cosa può funzionare e cosa no. Cerca nello stesso tempo di amplificare la sua visibilità postando le sue creazioni online, anche quelle meno fortunate, che indicano però la sua crescita. E una mancata promozione a senior designer la fa sentire poco apprezzata e la spinge a guardarsi attorno.

Inizia a fare una serie di colloqui, quasi per scherzo, ma funzionano e Dropbox la nota e la assume nel 2018

Stenta a crederci e pensa: ‘prima o poi si renderanno conto che sono una scappata di casa’. Nessuno crede a queste parole, perché la lucidità e la passione evidente con cui affronta ogni esperienza ci parla di altro…

Dropbox si rivela presto un ambiente lavorativo accogliente, con tanti benefits, in cui si respira professionalità e stima dall’esterno. Questo le permette di comprare una casa con il marito Paolo, lui stesso approdato a Dropbox dopo una serie di vicissitudini, e di spostare l’attenzione verso i suoi veri desideri e obiettivi.

Sono felici e sono in tre con il loro cane che li segue in azienda come ‘emotional support day’.

Non ha dubbi Carola sul fatto che sia molto importante scegliere un lavoro che piaccia anche se è diverso dal proprio iter di studi, perché ‘se fai quello che ami lo fai meglio di chi lo fa solo per lavoro’. In più è fondamentale cercare qualcosa che sviluppi la propria immaginazione e qualcuno da cui è sempre possibile imparare e che sia fonte di ispirazione.

Ma non finisce qui

Il suo ultimo progetto è un canale YouTube personale, rivolto ai designer, che parla di design e tecnologia applicabile a più discipline. Una mole di lavoro incredibile per la realizzazione dei contenuti e per l’editing dei video pensati tutti in inglese con il progetto di aprire presto un canale in italiano per educare un pubblico, che non ha gli stessi standard di preparazione ed evoluzione in questo specifico settore come in America.

Da appassionata di storytelling, vorrei concludere con un video di Carola, in cui ci parla di tre tecniche narrative per presentare un progetto di design.

Comunicare il proprio lavoro è tanto importante quanto realizzarlo: se non si capiscono le potenzialità, il processo e la vision, che hanno accompagnato la sua creazione, il suo valore, anche economico, ne risente.

Per questo ve lo consiglio!

Buona visione e alla prossima storia di Go to Silicon Valley Virtually 2020.

Anna Caccia

Content Creator

Multimedia Manager, Podcaster, Storyteller Specialist, diffondo contenuti audiovisivi come strumento di ricerca per una community universitaria di studiosi e come trasmissione di conoscenze per un pubblico giovane. Appassionata di culture straniere, sempre pronta per nuove avventure, con una visione sul futuro da comunicare a più persone, per coinvolgerle e interagire.

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