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Entrepreneurship Digitale: opportunità e sfide dei nuovi trend del mondo del lavoro

Giulia D'Innocenti

La proattività è una leva potentissima nel mondo del lavoro. Ma non basta a colmare il concetto di entrepreneurship che ha a che fare con la creazione di valore per un’utenza o un mercato.

Quali sono quindi gli elementi da aggiungere? Soprattutto quali sono gli step da seguire per chi ha un’idea e vuole lanciarla sul mercato? In questo articolo troverai una guida veloce per colmare il gap tra progettualità e strategie operative di lancio di un prodotto o servizio.

Cosa ti offre il mercato?

Prima di passare in rassegna le fasi per presentare un nuovo progetto al mercato, soffermiamoci un momento sul contesto che ci circonda.

Il 2020, complice la pandemia, ci ha insegnato che molte attività possono rinascere e rifiorire nel mondo digitale. Il settore e-commerce, la formazione online, le start-up digitali sono solo alcuni esempi dei tanti settori protagonisti di una forte crescita.

Il mondo digitale si è mostrato in tutte le sue potenzialità per chi ha un’idea o un progetto da diffondere. Già solamente osservando il contesto social (tra Marketplace di Facebook, Instagram Shopping, lo spazio Advertising di Tik Tok) ci accorgiamo che non c’è solo più svago, aggregazione e intrattenimento, ma sempre più spazio all’imprenditoria e soprattutto alle idee originali.

Ma un’ampia scelta e la buona volontà non bastano per offrire al mercato un prodotto o un servizio di qualità. Le idee originali e la proattività devono infatti essere accompagnate da una puntuale strategia di lancio. Non è sufficiente conoscere tutti gli strumenti con i quali possiamo presentarci o offrire qualcosa alla nostra audience, è necessaria una pianificazione step by step.

Prima di lasciare i blocchi di partenza

Per presentarsi al “grande pubblico” ci sono delle fasi propedeutiche imprescindibili. Per prima cosa il marketing insegna che qualsiasi azione ha bisogno di un’analisi preliminare.

Dovrai quindi chiarire perfettamente quale problema risolverai con il prodotto o servizio che hai ideato. Bisogna avere un identikit preciso dell’utenza alla quale rivolgersi e delle sue esigenze.

L’analisi di questi elementi ti permetterà di costruire una comunicazione mirata nella fase di lancio del prodotto o servizio che incuriosisca il pubblico target, offra delle soluzioni interessanti e calzanti per i problemi di quest’ultimo, spiegando le caratteristiche del progetto.

Ovviamente analizzare il contesto in cui operare è molto utile anche per osservare in modo critico le offerte già esistenti nel mercato e capire i punti di forza con cui il tuo prodotto o servizio si può differenziare.

È proprio questo il risultato di un’ottima strategia: andare ad occupare un posizionamento chiaro e nettamente definito, tanto nella mente del pubblico quanto nel mercato rispetto ai competitor.

Di cosa ha bisogno la tua idea?

All’analisi esterna si deve accompagnare quella interna che risponde alla seguente domanda: quali strumenti possono supportare la mia strategia?

Per rispondere è necessario avere chiaro il budget che si ha a disposizione. Le modalità per effettuare un lancio sul mercato di un nuovo progetto sono infinite, ma per restringere il campo non è sufficiente utilizzare i costi come discrimine. 

Infatti un altro metro molto efficace è scegliere modalità di lancio che siano coerenti con la natura del prodotto/servizio. 

Con questi due criteri in mente si può quindi procedere alle scelte esecutive, tra le quali:

  • i social più adeguati sui quali comunicare e con quali modalità (frequenza, tipologia di contenuti, tone of voice etc)
  • le caratteristiche del sito che supporterà il nostro progetto (portale e-commerce, sito vetrina, mobile friendly etc)
  • eventuali testimonial o influencer coinvolti (sempre che il budget lo permetta)

Identificati gli asset, si può passare alla definizione degli obiettivi che accompagneranno ogni micro fase del lancio in questione e che è bene siano realistici, chiari e facilmente misurabili.

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Le due C che sostengono ogni buona idea

La caratteristica che fa davvero la differenza e rende una strategia di lancio irresistibile è come sempre il contenuto. È importante che i contenuti pensati per descrivere il nuovo prodotto/servizio siano accattivanti e coerenti con il target.

Ma è allo stesso modo fondamentale che ogni lancio sia sempre accompagnato da un costante flusso di produzione di contenuti che abbiano l’obiettivo di creare del valore aggiunto per la propria utenza. Una comunicazione esclusivamente incentrata sulla vendita non permette il formarsi di una community, la seconda C.

Infatti avere una community di persone interessate a ciò che facciamo è un grandissimo vantaggio, vuol dire interagire, nel momento della comunicazione promozionale, con un pubblico “caldo”, che già ci conosce e si fida dei prodotti proposti perché abituata a fruire di contenuti interessanti e di qualità.

Per mantenere viva la community sono perfetti strumenti come newsletter dedicate, canali Telegram o gruppi ristretti che forniscano contenuti e promozioni dal sapore di esclusività.

Dalla teoria… all’azione!

Quali sono le azioni fondamentali per lanciare un prodotto/servizio sul mercato?

Si possono dividere in tre fasi: introduttiva, di lancio effettivo e conclusiva.

Nella fase introduttiva si gioca tutto sul piano della comunicazione, si tratta infatti di una fase generalmente molto diluita nel tempo, durante la quale è possibile presentare anteprime del prodotto/servizio, dare la possibilità di fare pre-ordini, ricontattare clienti già acquisiti tramite e-mail e canali push, raccontare lo storytelling dell’idea e così via.

In breve, gli obiettivi principali della fase introduttiva sono presentare il progetto al mercato e incuriosire il più possibile.

La fase di lancio effettivo è invece molto più breve, per generare la cosiddetta FOMO (fear of missing out) verso il prodotto/servizio, e può essere accompagnata da una promozione speciale.

È importante mantenere un contatto costante con il pubblico in questa fase, in modo da aiutarlo in eventuali criticità e incoraggiare tanto la produzione di UGC (user generated content) che parlino del prodotto/servizio o di recensioni.

Infine, arrivati alla fase conclusiva, è il momento di tirare le somme analizzando il raggiungimento degli obiettivi iniziali, studiando i feedback e focalizzando punti di forza e debolezza per i lanci successivi.

L’elemento più importante: il fattore umano

Vedere la propria idea che finalmente prende forma è un grande traguardo. Ancora di più se si riesce ad offrire un prodotto o servizio che faccia la differenza.

Per far questo, una volta assimilata la tecnica, non bisogna tralasciare il “lato umano”, quello più importante. Se hai alle spalle un’analisi che ti dà i mezzi per conoscere le esigenze del target di riferimento, puoi creare una vera e propria identità di prodotto.

È proprio l’identità delle idee infatti a renderle vincenti, come valorizzarla? Trasformando la passione per il proprio progetto in una comunicazione avvolgente, definendo delle caratteristiche di prodotto “umane” con le quali le persone possano empatizzare.

Questo sarà il motivo per cui le persone sceglieranno il tuo prodotto o servizio e non quello di un competitor.

Perché se è vero che l’intraprendenza senza tecnica non basta per far conoscere la propria idea al mondo, è ancora più vero che la mera tecnica senza la storia e la personalità di un’idea non genererà mai coinvolgimento.

Giulia D'Innocenti

Content Creator

Il mio percorso professionale mi ha portato a spaziare dalla psicologia all’ambito della comunicazione e del marketing, passando per il mondo delle risorse umane, specialmente nei settori del recruiting e dell’employer branding. Sono appassionata del mondo digitale e di tutte le sue applicazioni, soprattutto le più innovative. Mi occupo della creazione di contenuti per la comunicazione social e di copywriting per contenuti di blog.

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