Martina Cogliati
Content Creator
Content creator, appassionata di libri di crescita personale, scrittura creativa e yoga. Il digitale è la mia nuova sfida. Amo filosofare di tutto ciò che mi circonda, possibilmente davanti al mare.
Martina Cogliati
Cosa accomuna Aurelio Peccei e Greta Thumberg? Due generazioni lontane, ma con una visione comune di un futuro più ecologico e sostenibile. Peccei e la Thumberg sono un esempio calzante che sottolinea l’importanza di azzerare il gap generazionale, abbracciando l’idea condivisa di un futuro migliore.
Per dare concretezza a un futuro più sostenibile è sicuramente necessaria una partecipazione consistente delle giovani generazioni all’interno della sfera politica. Pochi sanno però che l’Italia, con il solo 15% di millenials, è il Paese più vecchio d’Europa. Una voce attiva e una presa di responsabilità verso il futuro che ha un vuoto enorme. Nonostante ciò, la generazione dei millennials avverte l’urgenza di agire per la sorte dell’intero pianeta e per il proprio futuro. Questo obiettivo è condiviso con i Boomers e la Generazione X, ma è l’approccio a essere diverso. E’ questa differenza a fare tutta la differenza in termini poi di risultato.
“Tutti noi generiamo futuro, ma lo consumiamo anche mentre lo stiamo generando”
L’approccio strategico e concreto dei millennials al futuro è qualcosa che anche le altre generazioni dovrebbero guardare ad esempio. La distinzione tra generazioni non è mai netta come ci dice Isabella Pierantoni, futurist e funder presso Generation Mover. Siamo sempre un po’ tutti ibridi. Ma ci sono delle caratteristiche preponderanti per ognuna. L’abilità sta nel cogliere ciò che di buono ogni generazione può fornire all’altra per costruire un terreno comune, una visione sostenibile del futuro.
Un fattore differenziante, utile ad azzerare il gap generazionale e creare un futuro condiviso, è la Future Literacy. Secondo l’Unesco la Future Literacy è l’abilità di comprendere che impatto hanno e avranno le nostre azioni sul presente e sul futuro. E’ un concetto che include la responsabilità del singolo, ma anche una responsabilità che attraversa le generazioni, perchè presente e futuro sono due aspetti che interessano la vita di ognuno di noi, sia come individui che come comunità. La Future Literacy è un’abilità essenziale, poichè immaginare il futuro è ciò che da senso ai nostri desideri e aspettative e che spinge ad agire e cambiare. Le metodologie di applicazione di questa nuova visione, si chiamano Future Studies che già alcuni istituti scolastici integrano nel loro programma didattico.
La riflessione sulle concrete possibilità di azzerare il divario generazionale va a coinvolgere un altro attore sociale, cioè l’impresa. Stefano Saladino, CEO di Rinascita Digitale ci ricorda che l’impresa è un micro cosmo rappresentativo della nostra società e oggi più che mai tocca a lei diffondere una nuova cultura e un futuro diverso al pianeta. In che modo le imprese possono apportare un cambio culturale e un nuovo approccio al futuro?
La responsabilità verso il futuro passa dall’individuo alla collettività e viceversa. In ogni caso non si può più fingere che le cose possono rimanere così come sono. Bisogna trovare una soluzione. Noi abbiamo provato a farlo parlando dell’importanza di azzerare il divario generazionale, favorendo invece una contaminazione fra generazioni e riscoprendo una visione più ampia di ciò che ci sta a cuore ora e domani.
Content creator, appassionata di libri di crescita personale, scrittura creativa e yoga. Il digitale è la mia nuova sfida. Amo filosofare di tutto ciò che mi circonda, possibilmente davanti al mare.