Marketing

Il consumatore aumentato: chi è e come fidelizzarlo

Martina Cogliati

Libero, maturo, informato, critico. Ma anche infedele, ondivago, molto difficile da prevedere e trattenere. E’ il consumatore aumentato, colui  che ha integrato le competenze e gli strumenti digitali nella sua routine di consumo.

Come possono allora le aziende soddisfarlo e fidelizzarlo? Andiamo a scoprirlo insieme.

Un gap tecnologico ribaltato

Con l’arrivo dei primi cellulari si è iniziato a parlare di consumerizzazione, a voler sottolineare come l’uso del mobile fosse già molto presente nella sfera personale e ancora poco in quella aziendale.

Negli anni successivi questo termine è andato sparendo, ma il fenomeno che delineava si è ampiamente evoluto.

Come ci dice Vincenzo Cosenza, Chief Marketing Officer di Buzzoole, i consumatori hanno approcciato la tecnologia, capendo come utilizzarla non solo per i propri acquisti, ma anche per ridurre quell’asimmetria informativa tra brand e consumatore, su cui le aziende hanno da sempre lucrato.

Oggi con uno smartphone e altre tecnologie di facile fruizione , il consumatore può mettere in dubbio la comunicazione delle aziende e anche quelle che sono le sue proposte commerciali.

Il consumatore risvegliato

Il consumatore aumentato è quindi un consumatore scaltro, sveglio che non si lascia più abbindolare, perché a un minimo accenno di dubbio, usa la tecnologia per informarsi, confermare l’ipotesi e cambiare strada.

Attraverso la navigazione internet e l’interazione con i social, il consumatore moderno è molto più veloce nei suoi acquisti, ma anche a modificare le sue scelte.

marketer devono quindi studiarlo, prevederne le mosse, ma soprattutto usare dati e tecnologie per fini strategici, modificando poi di conseguenza i propri prodotti o servizi.

Non gli sfugge nulla

Oltre a informarsi sui prodotti che vuole acquistare, il consumatore aumentato è perfettamente consapevole di essere all’interno di una strategia di marketing. Le informazioni a cui viene sottoposto sono milioni. I suggerimenti di acquisto sono un flusso inarrestabile.

Quante volte riceviamo email o messaggi di retargeting o remarketing? E’ naturale dunque diventare consapevoli delle strategie che le aziende mettono in atto per spingerci a compiere delle azioni commerciali.

Il valore della trasparenza

Lo sa il consumatore. Lo sa il marketer. Le aziende o gli influencer quindi non devono fingere. E’ ok per il consumatore vedere la scritta “Sponsorship”. Anzi apprezza. Apprezza la trasparenza e la chiarezza dell’attività di marketing di un brand.

Questo è infatti un valore importante per costruire una buona relazione di fiducia tra produttore e consumatore. Diversamente, il consumatore aumentato si sentirebbe preso in giro e andrebbe a legarsi a un altro brand.

Le Buyer Personas aumentate

Sappiamo già perfettamente che l’aspetto demografico è un criterio ormai insufficiente per tracciare il profilo di una buyer personas. Tuttavia anche i nuovi criteri psicosociali sono da aggiornare.

La nascita del consumatore aumentato richiede una maggiore segmentazione del mercato e quindi la creazione di buyer personas aumentate. Si tratta appunto di modelli di consumatore con abilità potenziate, grazie soprattutto ai nuovi strumenti digitali.

Ma come possono fare i brand a raggiungere vasti pubblici dettagliati su diverse piattaforme che agiscono anche ad ampio raggio?

La strategia a mosaico

Ci vuole strategia. Un brand non deve mai dimenticare quali sono i suoi obiettivi. In base a questi, definire qual è il suo pubblico potenziale e provvedere di conseguenza a come raggiungerlo e mantenerlo nel tempo.

Avere una strategia di marketing salva le aziende da investimenti di capitali sconsiderati, ma anche dalla dispersione sui canali social, dove si intercettano nuovi consumatori ma non in linea con lil brand e che spariranno nel giro di un acquisto.

Ignorare i social allora? No, sarebbe obsoleto e alquanto rovinoso. Serve piuttosto, come suggerisce Vincenzo Cosenza, una strategia a mosaico.

Serve creare diversi punti d’incontro tra azienda e consumatore, rimanendo ovviamente fedeli alla propria strategia.

Una realtà aumentata

Consumatore aumentato, marketing aumentato e modelli aumentati per una realtà interamente aumentata. Stefano Saladino, CEO Mashub e Founder di Rinascita Digitale, ci lascia con una domanda importante su cui riflettere.

Per far fronte a questa nuova e complessa realtà in mutamento bastano dati e tecnologie, oppure servono delle persone che progettano con un’ampia visione d’insieme?

Martina Cogliati

Content Creator

Content creator, appassionata di libri di crescita personale, scrittura creativa e yoga. Il digitale è la mia nuova sfida. Amo filosofare di tutto ciò che mi circonda, possibilmente davanti al mare.

105 45 40

Inserisci un commento