Cominciando dall’inizio, il crowdfunding in linea generale è una modalità che consente di raccogliere fondi a sostegno di un progetto. Il concetto di base è che un’idea di valore per la società possa essere partecipata e sostenuta economicamente anche da chi non l’ha concepita.
Emerge subito un aspetto fondamentale di questo strumento: il crowdfunding si basa sulla condivisione.
Una buona idea, tramite il crowdfunding, viene condivisa con una platea di persone, testata prima dell’effettivo lancio sul mercato e sostenuta da chiunque voglia fare un investimento. È proprio il caso di dire quindi che tenendo le idee nel cassetto non si va molto lontano!
L’equity crowdfunding è uno dei modelli di crowdfunding rivolto a piccole e medie imprese che vogliano raccogliere online capitale di rischio da investitori di varia natura.
In Italia questo strumento di investimento ha avuto un decorso particolare.
Infatti siamo stati tra i primi a normare questa tipologia di crowdfunding nel 2013, in quel periodo però la possibilità di raccolta di capitali era riservata esclusivamente a start-up e pmi innovative. Questo ovviamente ha ristretto il raggio di players coinvolti ed inizialmente il mercato ha faticato a decollare.
Nel 2017 viene data la possibilità a tutte le aziende (non solamente le innovative) di raccogliere capitali e la platea di aziende interessate si amplia. Il mercato dell’equity crowdfunding comincia così ad ampliarsi fino al 2019 e ancora di più durante il 2020. Infatti durante il periodo della pandemia il capitale complessivo raccolto in Italia è aumentato di più del 50% rispetto all’anno precedente.
Questa modalità di finanziamento è sicuramente innovativa per le imprese, in primis perché, sviluppandosi nel contesto digitale, permette di superare ogni limite geografico. Poi certamente anche perché permette la partecipazione di investitori privati insieme ai qualificati.
Ma il vero concetto innovativo legato all’equity crowdfunding è l’investimento sul capitale umano, un vero e proprio cambio di paradigma!
Infatti i metodi di finanziamento pre digitali focalizzano l’attenzione su un riscontro materiale dei capitali investiti. L’equity crowdfunding permette invece di mettere tra le voci di investimento, nei piani di sviluppo delle pmi, le persone dell’azienda!
O meglio chiedere fondi per acquisire un prodotto/servizio utile alla crescita dell’azienda non è l’unica strada possibile. Tramite l’equity crowdfunding si può destinare, nel business plan, una parte di fondi all’assunzione di risorse strategiche per lo sviluppo.
Un cambio di prospettiva che dà a questo strumento di investimento grandi potenzialità in termini di creazione di occupabilità e posti di lavoro.
Cosa bisogna tenere a mente quando ci si avvicina al mondo del crowdfunding?
Due sono sicuramente gli aspetti fondamentali di questo tipo di interazione tra parti.