Ma i risultati – soprattuto economici – non sono favorevoli e il team è costretto ad abbandonare la sfida pur credendoci tantissimo.
Nel 2014 Luca Prasso scopre che Google ha un progetto di storytelling immersivo: una combinazione tra film e mobile di nuova generazione e inizia una collaborazione con un gruppo, Spotlight Stories, formato da registi di grande fama, creando storie interattive ad alto impatto.
Questo è stato il suo ingresso iniziale in Google; nel 2016, due anni dopo, prosegue in un team di realtà aumentata con l’obiettivo di scoprire come utilizzare la tecnologa del futuro per scopi pratici, realizzando prototipi con visori, cuffie, orologi e occhiali.
E così diventa Reverse Archaeologist: invece che iniziare dal passato per comprendere cosa ci siamo persi, parte dalle potenzialità del presente per capire cosa potremo costruire nel futuro, ispirando la leadership di Google a vedere cose non ancora fattibili e creando delle demo che le realizzino. Sono progetti di lunga visione in cui l’utilità e il design giocano un ruolo chiave. Come Luca Prasso dice, è necessario dare in cambio un valore per pretendere l’utilizzo di ciò che si realizza.
Questa esperienza si rivela molto positiva per l’enorme quantità di idee che Google è capace di generare e per la possibilità di accedervi e connettersi con persone in grado di insegnargli sempre qualcosa di nuovo, nonostante a volte sia il business e il mercato a scegliere se proseguire o meno un progetto indipendentemente dalla sua qualità.
La strada che ha condotto Luca Prasso a Google sembra quasi segnata, si rende conto che la somma di tutte le sue esperienze pregresse l’hanno preparata dandogli un valore aggiunto.
Lo storytelling gli ha permesso di capire come ingaggiare un potenziale cliente che usa un device di nuova generazione e quindi di controllare la sua user experience.
L’esperienza tecnologica nel realizzare i film – invece – si riflette nel modo in cui lui parla agli ingegneri, deputati a risolvere i problemi.
La sua start-up e il deck del 2011 agli investitori parlava già di realtà aumentata e destino vuole che sia approdato nell’immersive wearable di Google.