Innovazione

Paolo Romano: la Svizzera come ambiente favorevole per far crescere Zaphiro Technologies

Anna Caccia

La storia di Paolo Romano inizia a Genova, dove si laurea in ingegneria elettronica conseguendo anche un Master presso l’Institute of Advanced Studies in Information and Communication Technologies (ISICT) nel 2011. Quel contesto accademico gli stava un po’ ‘stretto’, così decide di partire già durante la tesi per la Germania, dove sostiene un internship alla Ford di Aachen, e da lì parte direttamente in California grazie al Silicon Valley Study Tour. Due esperienze determinanti per le sue scelte future: in terra tedesca apprende che aveva più interesse per qualcosa di concreto piuttosto che per i software di elettronica e in California matura il suo desiderio di fare impresa.

Decide di specializzarsi quindi in ambito energetico e si mette in contatto con un laboratorio sorto da poco a Losanna (Distributed Electrical System Laboratory - DESL), all’interno della rinomata École Polytechnique Fédérale  (EPFL) , il cui direttore, un professore italiano, lo assume come dottorando dando il via al suo percorso svizzero. Quattro anni di dottorato (PhD) e due anni di post-doc dal 2011 al 2017.

Located in Switzerland, EPFL is one of Europe’s most vibrant and cosmopolitan science and technology institutions.

Il 2017 è anche l’anno in cui decide - assieme a due colleghi italiani - di
creare una start-up, Zaphiro Technologies , con le competenze acquisite nel tempo in ambito Smart Grid ad alta efficienza. Da allora è CEO e Co-Founder di questa impresa dedicandosi - come lui stesso dice - ‘a fare tante cose divertenti’.

La parte della Svizzera, dove Paolo abita, è di cultura francese con una presenza massiccia di italiani e un livello di vita qualitativamente alto ed è florida nel campo della ricerca e dell’innovazione, in particolare nell’ambito in cui lui si occupa: energie rinnovabili, reti elettriche, con la presenza di gruppi di ricerca, riconosciuti in tutto il mondo.

Zaphiro è una spin-off, in quanto nata da una serie di idee e competenze maturate durante il dottorato, utilizzando brevetti e soluzioni emerse, ottenuti in licenza in cambio di equity e royalties  sottoscritte con un contratto con EPFL.

Our mission is to support utilities in the transition from passive to proactive management of electrical grids, through superior quality products and constant innovation.

Partendo da questo know-how il passo successivo è stato quello di trovare
altre due componenti essenziali: i talenti e il capitale.

I primi sono necessari per sviluppare un prodotto, da cui ricavare revenue, e il capitale serve per avere gli iniziali finanziamenti. A Losanna e in generale in Svizzera ci sono entrambi. La Svizzera ha sempre tratto la sua ricchezza dalle banche, dagli orologi e dal cioccolato ma negli ultimi anni ha investito molto nel settore dell’innovazione, incentivando più iniziative sia interne che internazionali con il coinvolgimento dell’ambiente universitario e aziendale. Inoltre, nelle tre città più in vista (Losanna, Ginevra e Zurigo) vengono elargiti molti servizi utili a chi vuole fare impresa: uffici gratuiti per i primi anni, supporti per avviare attività di marketing, servizi cantonali che aiutano in attività specifiche, buone condizioni fiscali.

Zaphiro, nascendo in un ambiente così favorevole e da una ricerca applicata, ‘un dominio dove l’industria poneva già un interesse’, ha avuto anche la fortuna di partire con delle revenues fin dal primo anno, giunte da un grosso cliente di Hong Kong, attraverso l’Energy Center, struttura di EPFL. Questo centro ha come obiettivo quello di mettere in contatto laboratori o start-up con entità industriali interessate a sviluppare o utilizzare expertise nate all’interno delle EPFL. Questo supporto è fondamentale sia per l’incremento della ricerca sia per lo sviluppo del business, un approccio non facile da trovare altrove.

Entrare in Svizzera e trovare lavoro non è certo cosa semplice - ci tiene a sottolineare Paolo Romano: la via che secondo la sua esperienza può essere la più percorribile è quella di trovare una posizione aperta in ambito accademico e poi muoversi all’interno del proprio settore. L’accesso all’industria è più difficile, perché spesso richiedono un diploma svizzero anche se non è sempre così… Ma come già più volte da lui sottolineato i plus sono molti anche da un punto di vista burocratico. L’esempio lampante che Paolo ci porta è recente e sono le misure prese in tempi brevi per le aziende durante il Covid. In Italia si sono sollevate parecchie critiche sulle modalità del sistema di credito messe in campo e tutti gli intoppi conseguenti; in Svizzera dopo una dichiarazione ufficiale è stato sufficiente compilare un foglio A4 con i dati della propria società, inviarli alla banca di riferimento e dopo massimo un giorno i soldi erano già sul conto corrente.

Un esempio pratico che si commenta da solo.

Per fare impresa si è quindi aiutati ma sicuramente ciò che conta è maturare una specializzazione molto mirata e avanzata in un settore trainante.
Percorso che può essere fatto anche in Italia, dove forse vengono elargite conoscenze più teoriche rispetto al territorio svizzero, in cui si ha la possibilità di acquisire un know-how maggiormente spendibile sul mercato.

Per chiudere il cerchio mancano però le soft skill, fondamentali per avviare un business. Oltre all’abilità di trovare le persone giuste e di sviluppare un Minimum Viable Product (MVP), che soddisfi un bisogno reale e risolva un problema effettivo, è necessario avere ulteriori competenze: andare alle conferenze, fare un pitch, un business plan, sviluppare proiezioni finanziarie, aprire una Srl, tutte abilità che non si smettono mai di affinare.

Le esperienze all’estero di Paolo Romano sono state per lui determinanti per la sua crescita professionale e il suo consiglio è quello di provare a stare lontani almeno un anno dal proprio paese di origine per capire cosa si vuole fare, per diventare adulti più sicuri e consapevoli e per ampliare le proprie prospettive di lavoro.

Cosa che ancora oggi non tutti sono disposti a fare.

Anna Caccia

Content Creator

Multimedia Manager, Podcaster, Storyteller Specialist, diffondo contenuti audiovisivi come strumento di ricerca per una community universitaria di studiosi e come trasmissione di conoscenze per un pubblico giovane. Appassionata di culture straniere, sempre pronta per nuove avventure, con una visione sul futuro da comunicare a più persone, per coinvolgerle e interagire.

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